Shanghai Electric afferma che la brusca decisione del governo cinese di frenare il solare è stata un fattore significativo nel crollo della sua prevista acquisizione da 3,64 miliardi di dollari di una partecipazione di controllo nel più grande produttore di polietilene al mondo.Materiale elettrico.
Shanghai Electric afferma che la brusca decisione del governo cinese di frenare il solare è stata un fattore significativo nel crollo della sua prevista acquisizione da 3,64 miliardi di dollari di una partecipazione di controllo nel più grande produttore di polietilene al mondo.
Shanghai Electric, produttore di apparecchiature elettriche e aspirante colosso del polisilicio, questa mattina ha rivelato che il cambiamento della politica solare di maggio a Pechino ha giocato un ruolo significativo nel crollo della sua prevista acquisizione di una partecipazione di controllo nel più grande produttore cinese di poli.
Il previsto acquisto da parte della società di 25 miliardi di CNY (3,64 miliardi di dollari) di una partecipazione del 51% nella sussidiaria di GCL-Poly Jiangsu Zhongneng è fallito venerdì dopo che entrambe le parti hanno annunciato che il mercato non era "abbastanza maturo" per completare la transazione.
La società ha notato che la National Development and Reform Commission e la National Energy Agency's Energy Production and Consumption Revolution Strategy (2016-2030) hanno chiesto che i combustibili non fossili generino metà dell'energia della Cina entro il 2030.
Un successivo annuncio alla Borsa di Hong Kong ha dichiarato che la negoziazione delle azioni Shanghai Electric riprenderà domani.
Tempo di pubblicazione: 22 novembre 2017